
Gli autori di uno studio pubblicato di recente hanno calcolato la quantità di rifiuti generati dall’uso delle lenti a contatto mensili e monouso giornaliere.
Tutte le parti che compongono l’imballaggio di lenti a contatto e prodotti per la manutenzione sono state separate e pesate, poi è stato calcolato il volume di ciascuna categoria di rifiuto, supponendo un consumo a tempo pieno, rispettoso dei tempi di sostituzione, per la durata di un anno.
L’uso di lenti monouso genera 1,06 kg di rifiuti pro capite all’anno, rispetto a 0,83 kg generati da lenti a ricambio mensile. La plastica era il materiale dominante in entrambe le modalità. Per le lenti monouso, il 64% dei rifiuti è costituito dai blister di plastica, mentre per le lenti riutilizzabili, in cui vengono combinati i dati degli imballaggi delle lenti e delle soluzioni uniche, la plastica rappresenta il 67% dei rifiuti. Le bottiglie delle soluzioni uniche, da sole, costituiscono quasi la metà dei rifiuti (45%). L’uso di lenti monouso a tempo pieno genera il 27% in più di rifiuti all’anno rispetto all’uso di lenti mensili.
A parte le lenti a contatto stesse, che occupano un volume irrisorio, tutti gli altri rifiuti derivanti dall’uso delle lenti sono riciclabili, inoltre i rifiuti derivanti dall’uso a tempo pieno delle lenti a contatto rappresentano solo lo 0,20-0,26% dei 412 kg di rifiuti domestici generati pro capite all’anno nel Regno Unito.
Gli autori sottolineano che i professionisti dell’ottica dovrebbero ammonire i pazienti a non gettare le lenti a contatto nel lavandino o nel water, poiché queste non dovrebbero mai entrare nel sistema idrico. I portatori di lenti a contatto dovrebbero conoscere le opzioni per lo smaltimento responsabile e il riciclaggio dei rifiuti legati all’uso delle lenti a contatto.
Fonte:
https://www.contactlensjournal.com/article/S1367-0484(21)00035-7/fulltext
Optometria Oggi
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